5. Diserbo della soia

Negli ultimi anni la soia nel territorio polesano fra il primo e secondo raccolto ha raggiunto un interessante sviluppo di coltivazione da renderla tra le prime colture estensive. Il periodo di semina è relativamente  medio tardivo concentrandosi fra la seconda metà del mese di aprile fino a fine maggio per il primo raccolto e per il secondo raccolto da metà giugno fino alla prima decade di luglio. 

La presenza delle erbe infestanti è di nascita prevalentemente primaverile estiva. Tra le graminacee sono da tenere in considerazione: i Giavoni, la Setaria, la Digitaria, la Sorghetta da seme e da rizoma. Tra le dicotiledoni sono prevalenti il Polygonum  persicaria, Amaranthus, Chenopodium, Solanum, Abutilon, Ami majus.

 

STATEGIA DI DISERBO:

Nel programmare la strategia del diserbo bisogna considerare la flora infestante presente nei propri appezzamenti di semina, le previsione meteo ed eventuali resistenze di erbe infestanti notate negli  anni precedenti nella coltura della soia. In riferimento alla resistenza di alcune erbe infestanti ( chenopodium e amaranto) al diserbo di post emergenza si consiglia di valutare la strategia del diserbo di pre emergenza con attenzione al meteo con delle precipitazione entro 1 10 - 12 giorni dal diserbo.

1) Diserbo preparazione letti di semina: con presenza di infestanti negli appezzamenti prima della semina è preferibile un trattamento con glifosate. Lavorare il terreno  o  seminare dopo 72 - 96 ore dal trattamento diserbante. La tecnica del diserbo con glifosate può essere tecnicamente valida per ritardare la preparazione del letto di semina e far nascere il più possibile delle infestanti (tecnica falsa semina)

2) Diserbo di pre emergenza:  con attenzione al meteo per precipitazione entro i 10-12 giorni dal diserbo la tecnica del pre emergenza ha un ruolo interessate per principi attivi registrati  che hanno azione residuale e come strategia di antiresistenza per alcune infestanti. I principi attivi a disposizione  attivi con azione residuale ci sono:   per il controllo delle graminacee : S-metalaclor,

Petoxamide, Flufenacet. Per il controllo delle dicotiledoni: Metribuzin, Pendimentalin, Oxadiazon, Linuron, Clomazone. Per le infestanti presenti nel nostro territorio occorre miscelare più di qualche principio attivo con prevalenza di controllo delle  infestanti.

 Si consiglia di consigliarsi con un tecnico o consulente del settore per una scelta di dosaggio di principio attivo per ettaro, e per una soluzione più adatta alle problematiche delle infestanti dei propri appezzamenti. È possibile con dei prodotti a base di glifosate registrati per il diserbo di pre emergenza (leggere l'etichetta) miscelarlo con i diserbi di pre emergenza entro però le 48 ore dalla semina e non previste delle precipitazione entro le 72 ore dal trattamento del diserbo con il glifosate.

3) Diserbo di Post emergenza: è la tecnica maggiormente usata dove si controllano le infestanti già emerse. Preferibile questa tecnica  in quelle aziende dove non ci sono segnalazioni di erbe infestanti

resistenti

I principi attivi a disposizione per il controllo delle infestanti dicotiledoni:Bentazone, Tifensulfuron-metile, Imazamox .Si interviene con varie miscele fra i diversi principi attivi con un unico intervento fra le prime 2 foglie vere (bilobate) e la seconda trifogliata per eliminare le infestanti nel periodo più  critico di competizione. Con i pochi dicotiledonicidi a disposizione è importante per avere i migliori risultati intervenire su infestanti ai primi stadi di sviluppo.

Graminicidi di  Post emergenza: in presenza di infestanti graminacee si interviene con principi attivi a disposizione: Fluazifop-p-butile, Propaquizafop, Quizalofop-etile isomero D, Quizalofop-p-etile, Ciclossidim, Tepralossidim, Cletodim. Per infestazioni precoci è possibile miscelare i graminicidi ai diserbi di post emergenza per il controllo delle dicotiledoni. Preferibile trattare con in infestanti in pieno turgore vegetativo.

Importante per una buona strategia di difesa  dalle erbe infestanti consigliarsi con tecnici del settore privato, cooperativistico o consulenti liberi professionisti del settore agricolo.

 

27.04.2015

redatto da Toso P.a.. Sante